C. J. Quandt
Berlino 1854-1948
Carl Julius Quandt
(Bütow, Pomerania (ora Bytów, Polonia)11 Jul 1817-Berlino 31 Dec 1896)
Nel 1842 era impiegato a Berlino presso Voigt & Perau. Fondò la sua azienda
nel 1854 in Anhalter Straße (Berlino).
Nel 1876 ricevette una carica di rappresentanza in tribunale e nel 1889 acquistò
la fabbrica di pianoforti di J.G. Vogel & Sohn a Plauen in Sassonia.
Il figlio Richard gli successe come direttore la marca continuò come rivendita fin dopo la seconda guerra mondiale.
Anno | Pianoforti prodotti |
1860 | 450 |
1865 | 900 |
1895 | 8780 |
1900 | 11640 |
1906 | 14500 |
1907 | 14800 |
1913 | 18400 |
1914 | 18800 |
1924 | 22000 |
1926 | 22390 |
Eccola storia del piano Quandt di Alessia
Era il 2008... Tornato in Italia dopo il mio viaggio australiano, sono approdato a Pisa.
Con Alessia stavamo cercando una casa dove andare a vivere insieme.
Sfogliando il "Fogliaccio", giornale gratuito di annunci, trovo in vendita un pianoforte tedesco dell'800.
Chiedo a Gianluca di accompagnarmi a vederlo e provarlo, nel caso in cui dovesse andare bene, mi piacerebbe regalarlo ad Alessia, anche per incentivarla a ricominciare a suonare un po'.
Andiamo a vederlo: bellissimo, ci piace! È da fare accordare, ma suona bene, esteticamente molto bello ed è corredato di uno sgabello appena fatto restrutturare.
Il problema che si presenta ora è dove lo mettiamo?
Ci vorrebbe una casa con un minimo di spazio... allora, solo per poter metterci dentro il pianoforte, accettiamo la proposta di Anna e di prendere un terra-tetto di sua proprietà.
Una volta in possesso delle chiavi della casa di via Gioberti, contattiamo una ditta di trasporti e mettiamo in casa lo strumento musicale.
Urge accordatura! Arriva l'accordatore che appena lo vede esclama: "Ma che bello! È proprio un bel mobile!" lo apre, sistema due tasti che rimangono di tanto in tanto incastrati, fa finta di accordare il primo tasto
e poi ripete più volte che non ne vale la pena accrdarlo perché perderebbe l'accordatura in pochissimo tempo e ripetendo "Ma che bello! È proprio un bel mobile!" ci spilla 20€ e ci lascia col piano scordato
(che ovviamente lo è ancora di più dopo il trasporto).
Allora ci provo: armato di accordatore cromatico per violoncello, chiave per tirare le corde, un plettro per chitarra e tanta, tanta pazienza provo ad accordarmelo da solo.
Due mezze giornate volano via, ma alla fine il risultato è soddisfacente.
Attualmente il più entusiasta utilizzatore del vecchio Quandt è proprio Franzino che esplora il rapporto tra le sue mani buttate a caso sulla tastiera e il suono emesso dal "Bel mobile!"